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trascrizione ed edizione a cura di / transcription and edition by Pietro Zappalà
La composizione della Mazurka qui pubblicata risale alla prima metà del 1858, quindi proprio a ridosso del periodo trascorso da Giacomo Bignami (1810-1888) in area veneta quale insegnante di strumenti ad arco (ma apparentemente anche a fiato).
La dimensione didattica è fortemente presente in questa opera che si può senz’altro definire come una summa della tecnica violinistica: il tema iniziale di mazurka, in sé abbastanza modesto e certo non memorabile, viene sottoposto a cento variazioni la cui esecuzione richiede al violinista il completo dominio tanto della mano sinistra quanto della mano destra. Al pari di una raccolta di studi o – ancor più – di capricci, queste variazioni esigono che il musicista sappia padroneggiare intricate diteggiature, passaggi di estrema agilità, combinazioni di suoni armonici naturali e artificiali, semplici e doppi; al tempo stesso l’esecutore deve saper possedere una perfetta padronanza dell’arco, chiamato a numerose forme di espressività, dai lunghi legati agli staccati rapidissimi, dalle serrate successioni di accordi alla protratta condotta polifonica e ad ogni possibile invenzione che vivifichi con nuove attenzioni il tema iniziale.
Questa composizione, tuttavia, assolve anche ad un altro compito didattico: essa introduce nel musicista il gusto e la capacità di eseguire le più diverse variazioni melodico-ritmiche a partire da un materiale tematico assai semplice, sviluppando così in lui la facoltà di applicare siffatte competenze anche ad altri spunti melodici.
La Mazurka si configura così anche come una palestra della variazione, una scuola preparatoria essenziale per giungere alla capacità di variare semplici temi musicali o di concepire, anche estemporaneamente, una cadenza di bravura per un concerto.
Pietro Zappalà è docente di materie musicologiche presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona). Ha studiato musicisti del Sette- e Ottocento italiano e tedesco, come Locatelli, Boccherini, Al. Rolla, Mendelssohn Bartholdy, Bottesini, Ponchielli, riscoprendo e pubblicando documenti biografici e partiture inedite.